Non eravamo in molti, ma credo che si possa dire che eravamo motivati e assai creativi. L’occupazione della Statale di Milano (che non mi ricordo quanti giorni e notti durò), fu mitica per l’esplosione di pratiche artistiche. La Statale fu riempita di scritte e graffiti.
Come si vede dalle foto l’uso dello spray era ampio. Ciò produsse aspri dibattiti tra il popolo studentesco. Una tizia che ogni tanto incrocio ancor oggi nel mio quartiere (e un po’ mi viene ancora da ridere) diede dei “fascisti” ai graffitisti, che secondo lei violentavano il senso comune e avrebbe voluto che ogni graffito fosse votato all’unanimità. Ad Architettura ho visto ultras della curva del Milan scagliarsi contro la bomboletta selvaggia. Oibò! Potenza dell’arte libera.
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